La guida didattica sembra essere una pubblicazione ambigua

Strumento diffusissimo tra gli insegnanti di ogni ordine e grado, la guida didattica sembra essere una pubblicazione ambigua. Essa pare non avere alle spalle un supporto teorico e scientifico che ne garantisca sempre e comunque la validità e correttezza sia nella struttura sia nei contenuti. Questo è un punto a sfavore di grande importanza, se andiamo a pensare che è uno strumento di lavoro degli insegnanti, utilizzato in un contesto che dovrebbe essere programmato e strutturato in ogni fase, come è quello dell’insegnamento/apprendimento.
Così come il manuale di riferimento per la lezione e lo studio, allo stesso modo la guida didattica utilizzata dall’insegnante dovrebbe rispondere ad una duplice funzione: quella epidittica e quella divulgativa <93.
La prima funzione è legata alla capacità di “enunciare” la teoria didattica, con le sue basi epistemologiche e, conseguentemente, il quadro scientifico di cui fa parte, ovvero la Scienza dell’educazione. Il fatto che accanto al termine “guida” vi sia l’aggettivo “didattica” ne definisce la peculiarità: avere come riferimento quella che è la teoria didattica, con la sua storia e i suoi classici, che deve comunque fare da “faro” ai modelli, alle metodologie, alle strategie che vengono presentati nella Guida.
Strettamente connessa alla prima ma legata alla prassi, è la funzione divulgativa, con lo scopo di comunicare adeguatamente, e quindi con un linguaggio chiaro e preciso, le proposte che il testo contiene. Si utilizza appositamente il termine “proporre” perché la guida didattica non dovrebbe avere carattere prescrittivo, non dovrebbe fornire lezioni preconfezionate ma offrire spunti, suggerimenti ai docenti, perché ogni realtà scolastica è a sé, con uniche peculiarità, con i propri prerequisiti, i propri punti di forza e di debolezza che il docente non può non prendere in considerazione nel suo lavoro quotidiano con la classe.
Ecco che in quest’ottica la guida didattica potrebbe essere uno strumento utile per l’autoaggiornamento del docente, proponendo nuove strategie d’insegnamento, nuovi modelli fondati epistemologicamente, offrendo spunti di riflessione sul proprio operato di insegnante e di sperimentazione sul lavoro in classe.
Alla luce di queste considerazioni, si cercherà di capire se tale strumento, data la larga diffusione, è preso in considerazione dal mondo scientifico, attraverso una ricerca comparata del lemma “Guida” in trenta fra dizionari specifici (relativi all’ambito della Scienza dell’educazione), etimologici, e della lingua italiana.
Seguirà poi l’analisi di trenta guida didattiche per i maestri, dal 1955 ad oggi, scelte fra quelle più diffuse a livello nazionale, cercando di capire se esse rispettano le due principali funzioni suddette e quindi, se in esse è presente un’idea di didattica.
Per verificare ciò, per ciascuna pubblicazione ci si è posti i seguenti quesiti:
Relativamente all’autore: È presente un profilo biografico? È un insegnante, un ricercatore nell’ambito della Scienza dell’educazione o altro? È esperto in questo tipo di pubblicazioni? Relativamente all’editore: È un editore specializzato in questo ambito? Relativamente ai contenuti: L’opera fa riferimento ai testi ministeriali (Programmi/Indicazioni)? Se sì, in che maniera? Richiama l’ambito della Scienza dell’educazione come riferimento? Fa espliciti richiami alla Didattica generale? Presenta le attività contestualizzandole rispetto alla didattica disciplinare? Propone spunti di lavoro o offre semplicemente esercizi e percorsi precostruiti? Sono presenti rimandi bibliografici per un approfondimento personale da parte del docente? Le attività vengono abbozzate, suggerite in maniera da lasciare libertà al docente di ampliarle ed adattarle a piacere, o sono precostruite in toto? Relativamente alla presentazione: È strutturata in un unico volume o fa parte di un’opera in più tomi?
L’ambito disciplinare di riferimento prescelto è quello della lingua italiana, disciplina propedeutica a tutto l’ambito della letto-scrittura, si potrebbe definirla una “metadisciplina” poiché materia fondamentale per la riflessione sull’intero mondo dell’apprendimento e dell’insegnamento, strumento veicolare di quella relazione educativa oggetto della didattica. Non si vorrà entrare nel merito della didattica disciplinare della lingua italiana, ma fare un discorso più ampio su come le strategie di insegnamento-apprendimento di questa disciplina sono state presentate nelle differenti guide, e quindi nelle diverse epoche e nei diversi contesti di politica scolastica.
Lo scopo è quello di cercare di capire se, oltre all’aggettivazione “didattica” nel nome, in questi strumenti è presente, e in che maniera, un’idea di didattica, e conseguentemente di Scienza dell’educazione, come orizzonte di riferimento dell’attività del docente.
4.2 La Guida didattica nei dizionari
Data la grande diffusione delle Guide didattiche come strumento per gli insegnanti, soprattutto per quelli della scuola dell’infanzia e primaria, si presupponeva che una definizione di tale oggetto “meritasse” la presenza nei principali dizionari. Per verificare ciò si è cercato il lemma “guida”, nell’accezione di “guida didattica” in trenta fra dizionari disciplinari specifici <94, etimologici <95 e della lingua italiana <96. Il tutto in un arco cronologico significativo che va dall’inizio del Novecento ad anni recenti, in un gioco continuo di rimandi tra il significato specifico o tecnico del termine, ossia legato all’ambito in cui tali opere sono ricercate e per il quale sino pensate, e l’uso corrente del termine. Il confronto tra il significato relativo all’ambito didattico e scolastico e l’uso corrente del termine permette di meglio comprendere lo scarto tra la riflessione specifica sull’argomento e, per così dire, l’immaginario collettivo sulla scuola e la funzione del maestro, mentre l’attenzione ai dizionari “pedagogici” consente di cogliere lo stato dell’arte circa la riflessione sulla didattica ed il suo orizzonte di senso, l’evoluzione di tale concetto e, quindi, l’idea di scuola sottesa alle varie definizioni.
Nei dizionari etimologici si richiama appunto l’etimo della parola, senza comunque presentare l’accezione che interessa in questo contesto. Nel dizionario del Pianigiani <97 si legge: «Guida. da guidàre. Quegli che conduce altrui avanti al cammino e gli mostra la via da fare; fig. strumento arnese, congegno per dirigere o regolare chicchessia». E nel Cortelazzo-Zolli: «Guida: azione del guidare, “libro che insegna i primi elementi di un’arte o di una tecnica” (1665, S. Pallavicino); “chi mostra o insegna la via da seguire” (Dante 1300-13); fig. “chi con il proprio esempio mostra ad altri la strada da percorrere” (1532, L. Ariosto). Germ. Witan “indirizzare” prob. Attrav. La risposta gotica widan (W. Bruckner in ZrPh XXXVII, 1913, 205-210.) Guida, ritenuto n. tratto dall’imperativo del verbo guidare ha avuto un’ampia applicazione nei linguaggi tecnici».
Non ha portato a esiti migliori, per il nostro discorso, la ricerca nei dizionari della lingua italiana. Il termine, infatti, viene presentato in moltissime accezioni <98 tranne che come “guida didattica”.
[NOTE]
93 Cfr. E. Marescotti, Per una Didattica della Pedagogia: le funzioni del manuale tra epidissi e divulgazione, in L. Bellatalla, G. Genovesi, E. Marescotti E., Insegnare prima di insegnare… cit.
94 AA.VV., Enciclopedia Pedagogica, vol. III; diretta da M. Laeng, Brescia, Editrice La scuola, 1989; S. Abate, D. Barone, P. Berone, A. Loritto, O. Ruscica, E. Soccavo, Dizionario concettuale, psicologia, pedagogia, didattica, ordinamenti, legislazione scolastica, Modica (RG), ADIERRE editrice, 2004; A. Alberti, Dizionario di didattica, Roma, Editori Riuniti, 1980; M. Baldacci (a cura di), Le parole della Didattica, in F. Frabboni, Manuale di Didattica generale, Roma-Bari, Laterza, 2007; P. Bertolini, Dizionario di Pedagogia e Scienze dell’educazione, Bologna, Zanichelli editore s.p.a., 1996; P. Bertolini, Dizionario di psico-socio-pedagogia, Milano, Edizioni scolastiche Bruno Mondadori, 1980; N. Boccardi, G. Gentili, R. Musmeci (a cura di), La scuola. Cento idee per un confronto, Roma, Casa Editrice 5 Lune, 1977; G. Flores d’Arcais (a cura di), Nuovo dizionario di Pedagogia, Roma, ed. Paoline, 1982; E. Fresolone (a cura di), Dizionario della scuola di base e di orientamento. Materna Elementare Media, Napoli, Edizioni Esselibri-Simone, 1997; G. Fumagalli, Pedagogia, Enciclopedia delle enciclopedie, Roma, A.F. Formiggini editore, 1931; G. Genovesi (a cura di), Dizionario di Scienza dell’educazione e di politica scolastica: lessico di base, Milano, FrancoAngeli, 2009; G. Genovesi, Lessico per la scuola. Dizionario delle idee e delle attività scolastiche, Torino, Utet,
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95 M. Cortelazzo e P. Zolli, DELI – Dizionario etimologico della lingua italiana, Zanichelli editore, Bologna 1999; Ottorino Pianigiani, Vocabolario etimologico della lingua italiana, Roma, Albrighi Segat e c., 1907.
96 Lo Zingarelli 1994, Vocabolario della lingua italiana di N. Zingarelli, XII edizione a cura di M. Dogliotti e L. Rosiello; Il dizionario della lingua italiana, di G. Devoto e G. Oli, Le Monnier, Firenze, 1995; Il grande dizionario Garzanti della lingua italiana, Garzanti editore, 1987.
97 O. Pianigiani, Vocabolario etimologico della lingua italiana, cit.
98 Ne ‘Il grande dizionario Garzanti della lingua italiana’, Garzanti editore, 1987, si legge: “Guida: 2. Ciò o chi indica la via da percorrere”. Ne Lo Zingarelli 1994, Vocabolario della lingua italiana di N. Zingarelli, XII edizione a cura di M. Dogliotti e L. Rosiello vi è scritto: “Guida: 4. Libro che si propone di insegnare i primi elementi di un’arte o di una tecnica. 5. Chi, precedendo o accompagnando altri, mostra o insegna loro la via da seguire. 6. Chi, con il proprio esempio o il proprio ascendente, mostra ad altri la strada da percorrere. Infine, Il dizionario della lingua italiana, di G. Devoto e G. Oli, Le Monnier, Firenze, 1995 recita: “Guida 1. Funzione direttiva esplicata lungo un percorso o verso una meta materiale o ideale. 4. Compilazione che reca le informazioni necessarie ad una prima comprensione o ad un orientamento pratico a proposito di un fatto storico o scientifico, di una disciplina o di una prassi”.
Silvia Farina, Per un’idea di didattica. I modelli delle guide per maestri (1955-2011), Tesi di Dottorato, Università degli Studi di Ferrara, 2013