Discesa veloce (di Vera Noach-Kas)

Un tratto di antico acquedotto in Isolabona (IM) – Foto: Silvana Maccario di Camporosso

Da Isolabona –
lascio il pendio libera e veloce,
sulla mia vecchia “Barale”,
sotto il cielo meridiano,
verso l’accogliente mare.

Nascosti da giunchi,
lungo le ombrose curve,
agli archi del vecchio acquedotto
sovrastano il sottobosco muscoso,
cullandosi tra lento disfacimento
e perpetua rinascita,
con il dolce profumo della delicata pioggia
sulla terra morbida e scura.

Giù, giù,
Corro per la tortuosa strada,
teneramente accarezzata
dalla brezza calda come grembo materno,
e così giungo alla spiaggia ciottolosa
e al mare che è in paziente attesa.

Speedy descent

From Isolabona-
I sail downhill fast and free,
On my old Barale bike,
Under the meridian sky,
Towards the beckoning sea.

Hidden by reeds,
Along the shaded bends,
The acqueducted rocks arch high
Above the mossy undergrowth,
Cradling slow decay and
Perpetual rebirth,
With the sweet scent of soft rain
On the loose brown earth.

Down, down, along
The winding road l speed,
Caressed tenderly by the warm,
Womb-like breeze,
And thus, I reach the pebbly shore
And the patiently waiting sea.

Vera Noach-Kas in Tra pensiero e cielo. Poesie, philobiblon edizioni, Ventimiglia (IM), 2008